lunedì 8 giugno 2020

STEP #22 - Serie TV

Un faticoso viaggio dentro se stessi

Paul Gascoigne non sapeva di essere destinato a una grande impresa attraverso un luogo inospitale quanto affascinante, che vagamente gli ricordava qualcosa. Nuovi incontri lo aspettano, personaggi nascosti a lungo nelle memorie degli uomini, così tanto da dubitare della loro esistenza. Durante questo viaggio affronterà il suo più grande nemico, se stesso, che gli apparirà sotto forma di disturbanti flashback, che lo porteranno sulla strada giusta finalmente...forse.

Episodio 1- Sisifo, la fatica per se stessi

Era un fresca sera primaverile fin quando una luce intensa inondò il volto di Paul, così intensa che svenne alla sola vista. Si risvegliò in un posto isolato, che ricordavano le Alpi, una leggera brezza gli accarezzava il viso, ma un lamento angosciante e un tonfo ruppe questo silenzio idilliaco. Paul si affrettò e all'inizio di una ripida salita vi trovò un'uomo sulla quarantina con il volto distrutto dal lavoro e le mani insanguinate. L'uomo si presentò, disse di chiamarsi Sisifo e senza che nessuno glielo avesse chiesto raccontò la sua storia. Migliaia di anni fa vide una divinità (un certo Zeus non so se avete presente) tradire la propria moglie, pensò male di ricattarlo, ma per sua sfortuna si era messo contro il dio sbagliato. Zeus lo punì, costringendolo a trascinare per l'eternità un masso destinato a scivolargli di mano poco prima di raggiungere la cima. Tutto ciò perchè voleva diventare ricco senza fatica. Paul rimase perplesso finchè non percepì la stessa luce calda di poco prima. Si ritrovò in un posto lui familiare, una vecchia gioielleria, davanti quest'ultima un uomo incappucciato entra, scatta un'allarme assordante, la polizia di avventa su di lui e gli scopre il volto, il volto di Paul.
Ma perchè Paul avrebbe dovuto rapinare una gioielleria? Semplicemente per la fame, non aveva soldi, non sapeva come pagare l'affitto del suo lugubre monolocale e sopratutto non riusciva a trovarsi un lavoro per rimediare a tutto ciò. "Il fine giustifica i mezzi" pensò, non sempre caro Paul. Ritornò sulle quelle fresche montagne e si sentì come Sisifo, voleva ottenere qualcosa senza fatica, forse tutto ciò è una lezione, una pena o.. un lampo di luce lo travolse.

Episodio 2- Eracle, la fatica per il dovere

Quando Paul si svegliò si accorse di trovarsi in una specie di tempio, come quelli visti sui libri di scuola, anche se Paul, a scuola, ci è andato raramente. Al centro dell'altare, situato tra due gigantesche colonne, si ergeva una figura imponente coperta da una pelle di leone. La suo voce tuonò nella mente di Paul, disse di chiamarsi Eracle ( o Ercole per gli amici ) e senza molte spiegazioni anche lui raccontò la sua vita e elencò tutte le 12 fatiche ordinate da Euristeo che dovette compiere. Paul non riusciva a comprendere il collegamento tra il discorso del famoso eroe e lui stesso. Non ebbe nemmeno il tempo di rifletterci su che si ritrovò teletrasportato di nuovo nella sua cittadina. Sul ciglio della strada un ragazzotto raccoglieva l'immondizia gettata dagli automobilisti e anche sta volta quel ragazzo era proprio il nostro Paul. Si ricordò della sua condanna a lavori socialmente utili dopo il furto, doveva essere grato perchè di solito per questi reati l'unica aspettativa è il carcere, però doveva comunque faticare per guadagnarsi nuovamente la libertà.

Episodio 3- Atlante, la fatica per gli altri

I tasselli dentro la testa di Paul iniziavano a formare qualcosa di comprensibile e mentre ci rifletteva sù l'ennesimo flashback lo portò in un enorme grotta illuminata dal riflesso della luce sull'acqua proveniente da un piccolo foro presente sulla sommità. In fondo vide un'enorme creatura chinata che entrava a malapena nella grotta. Avvicinandosi notò che sorreggeva qualcosa, una sfera fusa con la grotta stessa, se ne accorse perchè al minimo movimento del gigante, tutto tremava intorno a lui.
Questa volta fu Paul a chiedere per primo alla creatura chi fosse, lui con una voce non umanamente concepibile disse di chiamarsi Atlante. Paul si aspettava il classico discorso, ma il gigante restò muto. Allora Paul visibilmente infastidito iniziò a farfugliare qualcosa perchè non sapeva quali domande rivolgere. Atlante lo interruppè, gli disse solamente che stava sorreggendo la Terra per tutti quelli come Paul. Quest'ultimo ancora confuso venne di nuovo trasportato sulla stessa strada dove Paul scontava la sua pena, mentre lavorava sull'altro lato della strada, la quale affacciava su un piccolo lago, un bambino passeggiava tranquillamente quando a un certo punto il suo pallone cadde. Mentre il bambino tentava di raccoglierlo, in lontananza una macchina si avvicinava sempre più velocemente. Paul la notò e si avventò giusto in tempo sul bambino e insieme caddero in acqua. Dal fondale vide la stessa identica luce. Si svegliò nuovamente da Atlante, ma questa volta consapevole di tutto. L'unica cosa che non gli era chiara era perchè Atlante rimase zitto e non si presentò come gli altri, lui rispose semplicemente che chi fatica per il bene degli altri non ha bisogno di parlare. All'improvviso il tetto della grotta crollò sulla testa di Paul, venne inondato nuovamente da purissima luce. Questa volta si svegliò in un letto d'ospedale, dove un dottore gli disse che sia lui che il bambino stavano bene e si erano ripresi.

Nessun commento:

Posta un commento

STEP #24 - Sintesi finale

Durante questo percorso, attraverso il mio blog, ho analizzato e espresso opinioni riguardo il concetto di “Fatica” (dal latino fatiga )...